8 Novembre 2021

COMPETENZE DEL CONSULENTE,I FAKE CONSULTANTS,I FAST PROFESSIONAL,SCEGLIERE IL PROFESSIONISTA,LA GIUNGLA DEL MERCATO

Nell’economia attuale, le aziende hanno sempre più bisogno delle conoscenze di professionisti.

Spesso di più professionisti, con specializzazioni molto diverse, che lavorino in determinati casi, bene in squadra e collaborino efficacemente tra di loro.

Le loro competenze, all’interno del team sono spesso gli ingredienti segreti per il raggiungimento degli obbiettivi. Gli imprenditori di azienda, assorbiti da altri mille compiti/scadenze/preoccupazioni, perdono di vista i valori aziendali da conseguire, focalizzandosi troppo su altro. Ecco che un professionista serio e competente può riportare e legare i valori principali aziendali alla vera visione del contribuire concretamente alla crescita aziendale.

Niente di più vero…ma è veramente così?

Veniamo da un periodo storico economico flagellato da una pandemia mondiale.

I mercati sono ripartiti timidamente e gli imprenditori investono col freno a mano tirato. Qualunque uscita viene sistemata nella casella costi invece di quella a valore aggiunto. La paura di “buttare”i soldi crea un clima di forte indecisione.

Una situazione tutt’altro che rosea. Ecco che si cercano i “maghi” che ti assicurano/promettono fatturati imminenti. Le chiusure di molteplici aziende, hanno immesso sul mercato persone che si sono reinventate professionisti/consulenti purtroppo senza competenze ne un bagaglio formativo adeguato per poter intraprendere una concreta crescita delle aziende con cui entrano in collaborazione.

Le competenze, le capacità non si acquistano, possono essere trasmesse da un professionista ad un altro ed anche essere potenziate con la ricerca e lo sviluppo nel ramo. La competenza ha certamente un carattere operativo, ma implica una modalità di trasmissione e di apprendimento “propria” di quel tipo di professionista che porta con sé un certo bagaglio e che possiede uno specifico modo di intervenire sulla realtà.

L’individuazione delle competenze è un passo indispensabile nella scelta del professionista, ma purtroppo legata a fattori che ne fanno una decisione difficile.

Il professionista è portatore di un valore intrinseco ,che solo lui può trasferire. E’ il valore che distingue la sua modalità operativa da tutte quelle degli altri professionisti del ramo. Incontrare il proprio specifico valore professionale significa non dover avere più paura della concorrenza, e anzi il pensare di potere immettersi sul mercato con una cartuccia in più del proprio concorrente.Gli imprenditori oggi si trovano di fronte a una miriade di offerte di collaborazioni  che spesso destabilizzano le loro decisioni. Non si tratta più di concorrenza fatta per meritocrazia, il mercato lo si fa per il “sentito dire”, il porta a porta , la raccomandazione ,il prezzo dei servizi, il sapersi vendere e soprattutto “sull’attaccare” le competenze del presunto concorrente .Presentare un progetto valevole di essere scelto tra altri oggi è quasi una perdita di tempo..

Una volta il professionista mostrava con orgoglio i clienti con cui si collaborava.. Questo modo di fare aumentava la fiducia anche da parte di coloro che non lo conoscevano e consolidava le relazioni già presenti e lo obbliga implicitamente a trattare quel cliente con un occhio di riguardo. In tal senso la salvaguardia della qualità è già insita nella relazione tra committente e professionista.

Oggi è l’opposto ; si rischia di creare gelosie tra committenti, anche al di fuori del tipo di prodotto o di mercati. Quante volte mi son sentito dire “se lavori per lui non puoi lavorare per me”, oppure “devi lasciare lui e lavorare con me”..potrei citarne un infinità..Spesso concetti basati solo su gelosie o antipatie Ecco che la parola privacy più che a proteggere il committente serve a proteggere noi stessi professionisti. 

Per quanto mi riguarda ho sempre puntato sulle mie competenze ,e soprattutto sul mio bagaglio creativo che madre natura mi ha donato. Il mio carattere “curioso “mi ha sempre portato ha cercare nella ricerca le idee più nuove e attuabili.

Difficilmente sono sceso a compromessi e non intendo farlo.

Non mi interessa apparire “simpatico” per lavorare. Il cliente che sceglie lo Studio Azzero ,sceglie motivazione, passione, sacrificio, idee, ricerca, innovazione e soprattutto obbiettivi. Dal 2006 a oggi questa è la nostra proposta, questa è la nostra filosofia.

Purtroppo e comunque bisogna fare anche i conti con la realtà.

Tutto ciò ha portato la nascita dei “fake consultants” e dei “fast professional”, di un mercato sleale, difficile, in cui i clienti si diradano, quelli esistenti tirano sul prezzo, l’economia non gira, alcune professioni perdono appeal e costringono il professionista in parte a reinventarsi ad accettare proposte a dir poco imbarazzanti, a scendere a compromessi con imprenditori che si approfittano della situazione.

Negli ultimi tempi mi son trovato spesso a dover affrontare questa sorta di problema, a dovermi consultare con imprenditori delusi dal fake professionista che gli aveva promesso mari e monti a prezzi di saldo..Il maggior problema è ricreare una fiducia senza dover pagar le conseguenze di chi senza basi ha minato la professione..

e Allora?

e allora voglio fare un appello a tutti gli industriali..

Può sembrare banale dirlo, ma quando si decide di affidassi a un professionista, è necessario stabilire sin dall’inizio cosa si vuol fare o che progetto si vuol portare avanti. Ricordatevi che è meglio sbagliare da soli che sbagliare in due.

Scegliete bene le persone con cui collaborare. Scegliete per le competenze, i risultati, le motivazioni, il curriculum, le idee,,,

Insomma scegliete un collaboratore che sposi la vostra idea di progetto e la  accresca con la propria filosofia di lavoro.

Non fidatevi di chi parla troppo per cercare di convincervi facendovi l’elenco dei propri lavori o lodandosi della propria bravura. Un professionista serio e competente ha dalla sua le referenze, ed è attento ad ascoltare le esigenze del futuro committente.

Spesso tendete a valutare i professionisti in base al preventivo sul progetto…Non c’è cosa più sbagliata..Non fatevi ingolosire da bassi preventivi. State attenti… i preventivi troppo economici  spesso sono sinonimo di poca professionalità…. ne d’altro canto non cercate di abbassare i costi inducendo il professionista a trascurare poi dettagli durante i futuri progetti.

Ogni servizio ha un costo che varia a seconda del progetto e di chi lo deve eseguire.

Non fermarti alle raccomandazioni di amici o conoscenti, spesso sono dettate da rapporti personali, che nulla hanno che vedere con la propria analisi aziendale.

Un buon indizio è assicurarsi il preventivo legandolo a un contratto che tuteli ambo le parti..

Le strette di mano purtroppo non funzionano sul lavoro..

E` dimostrato, come una collaborazione tra azienda e uno studio di consulenza preparato, riesca a portare obiettivi superiori agli standard che questa potrebbe raggiungere in autonomia.

quindi caro imprenditore,

In questo momento di continua corsa verso l’innovazione non si può rimanere fermi e rischiare situazioni di stallo che non portano l’azienda a crescere e per far ciò se senti il bisogno di un consulente scegli bene per non perdere l’occasione di ricevere preziosi contributi da parte di persone capaci.

S:B: